THIS IS NOT A ROUND

Chiuso round d’investimento per This Is Not A Sushi Bar di € 450mila, entrano investitori di alto livello e si pianifica una strategia di espansione.

Siamo orgogliosi di annunciare un nuovo round d’investimento per una delle nostre startup accelerate: This Is Not A Sushi Bar.

Entrano infatti nella società nuovi investitori per un totale di 450mila euro di funding (400mila di aumento di capitale e 50mila euro di replacement capital). Non si tratta di investitori qualunque ma di angel che in Italia hanno creato e fatto crescere aziende importanti e solide. Tra questi anche Marco Boroli, partner Mega Holding.

Prosegue il nostro percorso di accelerazione delle startup all’interno della Tribù con un approccio molto concreto: aiutare le startup ad arrivare nel più breve tempo possibile a capitali per crescere, partner con cui strutturare una proposta più solida e clienti importanti con cui validare i propri prodotti e servizi.

Quella di This Is Not (TIN), infatti, è un’operazione pensata per strutturare una base finanziaria solida su cui costruire una strategia di crescita dei punti vendita e del fatturato di This Is Not A Sushi Bar.

Che cos’è This Is Not A Sushi Bar (TINASB) e perché è una realtà così interessante?

TINASB è una catena di sushi delivery di Milano nata nel 2007, prima dell’arrivo di società internazionali di food delivery più rinomate di oggi. Da allora TINASB ha aperto 4 punti vendita a Milano creando uno standard non solo di qualità di prodotto ma anche di ottimizzazione dei processi grazie a tecnologie a supporto della catena di produzione e consegna. È su queste tecnologie che crediamo si possa puntare per portare TINASB anche in altre città, mantenendo la qualità che ha sempre contraddistinto il sushi di This Is Not.

Il percorso di accelerazione è, quindi, appena cominciato (da soli 6 mesi) ma dopo questo primo importante traguardo stiamo già delineando una strategia lungimirante e sicuramente ambiziosa.

Come avete potuto leggere negli scorsi mesi, il verticale della ristorazione, e più in generale del food, non è lasciato assolutamente in secondo piano: ci sono moltissime opportunità per avvicinare il mondo (e l’approccio) delle startup ad un settore, come quello della ristorazione, che mantiene i crismi del “settore tradizionale”. Stiamo parlando, ad esempio, di Zanze XVI che, pur offrendo una proposta completamente diversa da TINASB, si sta facendo largo nel mondo dei ristoranti gourmet grazie ad un approccio digitale fin dall’anno zero.

In questa avventura che vede il cibo al centro, tra l’altro, non siamo soli: numerosi gli imprenditori e i soggetti di alto livello interessati ad entrare in attività legate al food di alta qualità investendo in neonate aziende in grado di distinguersi rispetto alla media delle attività del settore.

Il Collaborative Rainmaking è solo all’inizio!